Campobasso, 1 Febbraio 2022

Il mio discorso di apertura dei lavori del Consiglio regionale: 

“Sabato 29 gennaio, il Parlamento in seduta comune, allargata ai delegati di tutte le Regioni, ha eletto il 13° Presidente della Repubblica. Un’elezione avvenuta in un momento particolarmente difficile della vita democratica della nostra nazione alle prese con emergenze sanitarie, energetiche ed economiche di grande portata e impatto sul presente e sul futuro dell’Italia e degli italiani. Condizioni che hanno richiamato le forze politiche alla responsabilità e alla necessità di intraprendere strade adeguate alle condizioni date.

Di qui la richiesta, avanzata al Presidente Sergio Mattarella dalla stragrande maggioranza dei Gruppi Parlamentari e da buona parte del Sistema delle Regioni, ad accettare un nuovo mandato. Richiesta alla quale è corrisposta, con grande senso del dovere e desiderio di servire il Paese, una diponibilità, pur nel rimpianto di mutare un percorso personale che già lo vedeva rivolto in altre e diverse direzioni.

Mai come in questa occasione si è data testimonianza che agli alti incarichi istituzionali non ci si propone ma si viene chiamati.

Al risultato di assicurare stabilità, attraverso la continuità, alla Presidenza della Repubblica e tramite essa  all’intero  sistema istituzionale del Paese,  ha dato il proprio contributo, sia nella richiesta di disponibilità ad accettare questo nuovo mandato sia nell’esprimere i necessari consensi, anche questo Consiglio regionale attraverso i propri rappresentanti a suo tempo indicati.

Al Presidente Mattarella, dunque, pur nella diversità di vedute di alcuni circa questo reincarico, ma non mi pare sulla valutazione più che positiva dell’alta qualità del suo operato nel precedente settennato, va il ringraziamento di questo Consiglio regionale e di tutti i molisani, con l’auspicio che la saggezza e l’esperienza che lo caratterizzano siano di sostegno e di incoraggiamento per l’intero Paese”.