LO SPORT PRATICATO E SEGUITO NON SOLO EVOLVE IL FISICO, MA FA BENE ALL’ANIMA CHE IN TAL MODO PUÒ NUTRIRSI DI ESEMPI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI DI FAIR PLAY TRA ANTAGONISTI, TRA CONCORRENTI, E MAI TRA NEMICI - Salvatore Micone

CAMPOBASSO, 2 GIUGNO 2019 – LO SPORT PRATICATO E SEGUITO NON SOLO EVOLVE IL FISICO, MA FA BENE ALL’ANIMA CHE IN TAL MODO PUÒ NUTRIRSI DI ESEMPI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI DI FAIR PLAY TRA ANTAGONISTI, TRA CONCORRENTI, E MAI TRA NEMICI

In occasione della Giornata nazionale dello sport, il Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha dichiarato:

“Parafrasando Gaber, lo sport, come la libertà, è partecipazione. Partecipazione per chi lo pratica direttamente, per le famiglie degli atleti -sia amatoriali che professionisti- che molte volte compiono grandi sforzi per consentire soprattutto ai ragazzi di praticarlo, per i tifosi che con passione seguono ogni incontro, partita, tappa ecc. Insomma tanta partecipazione, tanto genuino agonismo, tanto rispetto reciproco, tanta socialità, tanta promozione di sani principi e importanti valori che fondano una società complessa come la nostra. Questa giornata deve servire a ricordare a tutti, praticanti e non, che lo sport è una ricchezza sociale, prima che personale. Lo sport praticato e seguito non solo evolve il fisico, ma fa bene all’anima che in tal modo può nutrirsi di esempi importanti e significativi di fair play tra antagonisti, tra concorrenti, e mai tra nemici. Ventoso che porge la borraccia a Nibali qualche giorno fa al Giro d’Italia, come a suo tempo Coppi e Bartali fecero al Tour de France del 1952, sono esempi concreti di cos’è lo sport e di quale ruolo svolga nella costruzione di una civiltà. La politica ha molto da imparare dallo sport i cui valori, le cui ritualità, le cui tradizioni sono patrimonio di tutti e quindi anche di chi si confronta e gareggia per “vincere” la possibilità di attuare un programma, porre in essere un’azione di governo, disegnare il futuro del proprio comune, della propria regione, del proprio Paese. Una gara, quest’ultima, fatta non “contro” qualcuno, ma “con” qualcuno, al fine ultimo di decidere quale delle  proposte politiche prospettate democraticamente dai “concorrenti” porre in essere. Proposte che vanno reciprocamente rispettate, e che l’agonismo elettorale pone alla valutazione dei cittadini, ultimi decretatori della “vittoria”. La Regione fin dalla sua operatività, negli anni ’70, ha investito importanti risorse in tutti e 136 i comuni del Molise per dotarli ciascuno di qualche impianto sportivo che facilitasse la partica del calcio, della pallacanestro, della pallavolo, del tennis ecc. Con gli anni si è affinata l’esigenza di costruire anche impianti che consentissero di raggruppare più comunità e migliorare la qualità strutturale degli stessi, rendendoli pienamente rispondenti alle tante esigenze di sicurezza previste dalla normativa. Come Consiglio regionale siamo impegnati su questo fronte, insieme al Coni e alle altre federazioni e associazioni sportive. Oggi affermiamo questo impegno con entusiasmo e convinzione certi che lo sport praticato ad ogni età migliori la qualità della vita singola e collettiva dei molisani”.