ROMA, 29 MARZO 2021 – MICONE NOMINATO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER LE ” POLITICHE DI RIPRESA E DI RESILIENZA DELLE AREE INTERNE E MONTANE” 

Si è svolta, in seduta plenaria, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome, presieduta dal Coordinatore Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto.

Il Presidente Micone è stato eletto, all’unanimità, Presidente della istituenda Commissione per le “Politiche di Ripresa e di Resilienza delle Aree interne e montane” e titolare dello stesso Coordinamento.

Di seguito, il suo intervento:

“Credo sia fondamentale, per la Conferenza, assumere un ruolo propulsivo e centrale nelle scelte politiche da dover mettere in campo, in piena sinergia, condivisione e confronto tra le varie Assemblee legislative regionali, attraverso attività progettuali ed azioni alimentate da un approccio quanto più attento ai bisogni delle comunità ed ai territori regionali, specie quelli più svantaggiati.

Dobbiamo partire dall’importante convinzione e salda determinazione che i Consigli regionali devono tornare ad essere il fulcro e  cabina di regia nel ridisegnare le strategie di intervento per i territori regionali e per le loro comunità, il soggetto propulsivo di ogni singola Regione che proponga, condivida, definisca ed elabori progetti di ripresa socio-economica, il punto di riferimento, interlocutore e di raccordo, da un lato, tra i territori, gli amministratori locali e gli enti territoriali e, dall’altro, le giunte regionali e l’azione di governo.

L’attuale momento storico è altamente complesso sotto ogni aspetto del nostro vivere. La crisi globale Covid-19 ha stravolto ogni certezza e ha contribuito ad aggravare quelle che già erano disuguaglianze ed ingiustizie che segnavano la “normalità” di alcuni territori e di riflesso delle loro comunità.

La pandemia da Covid-19, infatti, ha messo e continua a mettere a dura prova la nostra capacità di resilienza, con forti impatti sul più ampio tessuto relazionale, sociale, economico, culturale.

Oggi siamo nel mezzo della discussione sui diversi modi di approccio nel come dover edificare la  ripartenza per ridurre tali disuguaglianze e su quali punti di forza ripartire. Punti che sono venuti fuori e che hanno permesso di riscoprire straordinarie opportunità in ognuno di noi  che rappresentano il motore per avvivare, nel concreto, quel processo di inversione di rotta del nostro modo di vivere, di organizzare le priorità sulle agende politiche ed istituzionali, di pianificare lo sviluppo economico, che può essere la sola vera, grande e significativa risposta di questo cambiamento cruciale.

Bisogna, così, capovolgere l’agenda delle priorità e ripartire dagli ultimi: i piccoli Comuni, le aree interne e montane, le fragilità territoriali che rappresentano la spina dorsale del Paese. Piccoli gioielli che, purtroppo soffrono lo spopolamento, la carenza di infrastrutture, la disoccupazione, ma nel contempo sono custodi di bellezza, storia e identità, luoghi di sperimentazione, di innovazione sociale, economica, ambientale e di sviluppo sostenibile, emblema della resilienza. Tutte queste potenzialità vanno accompagnate e rafforzate con politiche locali adeguate confrontate con pari realtà regionali, affinché ci possa essere confronto e scambio di buone prassi.

Ringrazio i colleghi Presidenti per la nomina riconosciutami ed auguro a tutti un proficuo lavoro che ci vedrà, già nelle prossime settimane, impegnati nelle attività che vedono i nostri territori e le comunità i veri protagonisti attivi di una resiliente ripresa”.