SEDUTE PLENARIE COMITATO DI SORVEGLIANZA PSR MOLISE 20214/20 E COMITATO DI MONITORAGGIO REGIONALE 2023/27 - Salvatore Micone

Campobasso, 2 dicembre. Si sono conclusi, nella giornata di ieri, i lavori del Comitato di Sorveglianza PSR Molise 2014/22 e del Comitato di Monitoraggio regionale CSR 2023/27.

Due giornate, a partire da giovedì, in cui l’Assessorato regionale alle Politiche Agricole insieme alla sua struttura si è confrontato con i rappresentanti della Commissione Europea Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale e quelli del Ministero Politiche Agricole alimentari e Forestali del Dipartimento Politiche di Coesione, il parteneriato istituzionale, economico e sociale, le rappresentanze produttive e sindacali, i Gruppi di Azione Locale, in occasione delle sedute plenarie tenutesi presso il Palazzo Ex-Gil di Campobasso.

Dai lavori del Comitato di sorveglianza PSR 2014/22, che ho avuto l’onore di presiedere per la prima volta, è emerso che il Molise è tra le prime cinque Regioni italiane per una spesa attuale dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale che ha superato i 220 milioni di euro, di cui la dotazione iniziale è stata superata senza avere il rischio di disimpegno. Spesa che i referenti Ue e del Ministero hanno certificato l’ottimo stato di avanzamento , circa l’80% che si concluderà ei prossimi mesi. Il Molise, al contrario delle altre Regioni, ha visto un incremento del numero di aziende.

Certo bisogna continuare su questa linea e cercherò sicuramente di contribuire in questo percorso virtuoso che avrà sicuramente momenti di stasi o criticità che di volta in volta andremo a superare insieme.

La qualità degli interventi rivolta agli impatti ambientali è anch’essa molto alta. La spesa sulle misure ambientali della priorità 4 ha superato i 126 milioni di euro circa il 57% della spesa complessiva. Tale spesa, oltre all’impatto diretto sui sistemi ambientali stessi ha anche rappresentato una base di sostegno al reddito importante che ha consentito il fenomeno di aumento sia delle aziende professionali, sia del numero di aziende zootecniche. La realizzazione di una rete digitale che consente oggi a tutti i cittadini molisani e agli operatori agricoli, rurali e dell’agroalimentare di accedere ai servizi internet a velocità adeguate a sviluppare tutte le innovazioni che caratterizzano tali tecnologie dai mercati on line, ai centri di informazione turistica e culturale, ai servizi alle persone (scuola, sanità, sociale).

Nella seduta plenaria del Comitato di Monitoraggio regionale 2023/2027 si è discusso dell’impostazione definitiva del nuovo ciclo di programmazione che vedrà l’impegno di ulteriori 157 milioni di euro sul territorio molisano. Come primo punto abbiamo approvato il regolamento interno del Comitato. Successivamente, con il supporto dei componenti presenti alla riunione, abbiamo analizzato, analiticamente e in maniera oculata e quanto più confacente ai bisogni reali del territorio regionale, tutti i criteri e misure che saranno le linee guida da seguire per i prossimi interventi da realizzare e bandi e avvisi pubblici da emanare.

Tra gli obiettivi prioritari, come il governo regionale, si vuol puntare per la nuova programmazione sulla digitalizzazione anche attraverso di interventi strutturali sul territori, sull’incentivazione di forme di cooperazione tra attori del panorama agricolo e delle start up di giovani agricoltori, sulla promozione e sostegno di nuove forme di diversificazione dell’agricoltura, reti tra imprese agricole, commercio elettronico, attività ricettive. Il tutto puntano prettamente su tre elementi centrali: Il capitale umano: misure a sostegno dei giovani e delle donne e per coloro che risiedono in aree interne e quelle a forte rischio di spopolamento; Resilienza delle aree interne e dei piccoli comuni, cercando di rafforzare le relazioni come una fitta rete di sinergie; La multifunzionalità, l’agricoltura regionale non può che essere multifunzionale, dando attenzione alla sicurezza dei consumatori attraverso la qualità alta degli alimenti, alla salvaguardia ambientale con pratiche sempre più sostenibili ed innovative, alla vitalità delle comunità locali, alla valorizzazione delle peculiarità, delle tradizioni e dei saperi locali. Il tutto creando un’enorme e fitta rete di intrecci di relazioni ed aggregazioni di comunità sempre più vitali ed autonome, luogo da cui rilanciare l’identità e la resilienza dei territori rurali regionali.

Dunque, nella nuova fase di programmazione risulta imprescindibile continuare il cammino sul percorso tracciato, cercando di migliorare sempre, dando spazio a nuove idee, per affrontare le prossime ed avvincenti sfide che ci attendono. Sfide tutte che, solo con il qualificato e sinergico lavoro, potranno essere edificate ed affrontate nella maniera giusta e vincente.